CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 15.11.2022 N. 9986

Per quanto concerne il c.d. "terzo condono edilizio", di cui all’art. 32, comma 27, lett. d), del decreto legge n. 269 del 30 settembre 2003, convertito nella l. n. 326 del 24 novembre 2003, deve rilevarsi che le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli sono sanabili solo se, oltre al ricorrere delle ulteriori condizioni – e cioè che le opere siano realizzate prima dell’imposizione del vincolo, che siano conformi alle prescrizioni urbanistiche e che vi sia il previo parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo – rientrino nella categoria di opere minori senza aumento di superficie e volume (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria). Ne consegue che un abuso comportante la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in area assoggettata a vincolo, indipendentemente dal fatto che il vincolo non sia di carattere assoluto, non può essere sanato ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 10.10.2022 N. 8652

La costituzione del diritto di uso pubblico su strada privata non si configura tramite meri fatti concludenti, bensì al contrario necessita di un titolo idoneo a detto scopo. Ne consegue che la prova dell’esistenza di una servitù di uso pubblico non può fondarsi su presunzioni semplici o dalla circostanza fattuale dell'uso pubblico della strada, ma necessariamente presuppone un atto pubblico o privato, quali un provvedimento amministrativo, una convenzione fra proprietario ed Amministrazione o un testamento. Dunque, affinché una strada privata possa essere considerata di uso pubblico, non basta che essa possa servire da collegamento con una via pubblica e sia adibita al transito di persone diverse dal proprietario ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 05.09.2022 N. 7709

Anche una precedente risoluzione consensuale di appalto con altra stazione appaltante rientra tra le circostanze oggetto di obbligo dichiarativo in capo al concorrente di una procedura di gara, potendo potenzialmente rilevare quale pregresso episodi o professionale da riferire alla stazione appaltante, in quanto suscettibile di integrare una delle cause di esclusione dalla procedura previste dall’art. 80, comma 5, lett. c) e ss. del d.lgs. n. 50 del 2016, a condizione che da tale risoluzione sia desumibile che la stessa sia dipesa da una condotta astrattamente idonea a fare dubitare dell’integrità ed affidabilità dell’operatore economico, in vista dell’affidamento dell’appalto...
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TAR LAZIO - SENTENZA 27.07.2022 N. 10678

E’ legittima l’aggiudicazione di una gara di appalto di servizi, nel caso in cui la Commissione giudicatrice abbia posto in essere una operazione correttiva consistente nella modifica di un palese refuso materiale, avendo la ditta vittoriosa interessata indicato l’onere complessivo della manodopera per 1 anno solo, rispetto ai 2 anni previsti dalla lex specialis; tale operazione deve ritenersi rispondente al generale principio di conservazione degli atti negoziali, in uno al favor partecipationis sotteso alle procedure evidenziali, e non arrecante alcun vulnus alla par condicio competitorum, appalesandosi logicamente vincolata e necessitata, anche alla luce del fatto che gli atti di gara non indicavano in maniera chiara che il costo dovesse essere indicato complessivamente per il biennio e non per il singolo anno ...
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 30.06.2022 N. 4389

L'intervento edilizio consistente nella sola diversa distribuzione degli spazi interni di un immobile, attraverso un progetto edilizio con il quale si preveda una diversa distribuzione della superficie interna dei locali, la realizzazione di tramezzi e divisori nuovi nonché di nuovi servizi igienici e ripostigli non configura una vera e propria ristrutturazione edilizia, ma un’ipotesi di manutenzione straordinaria. Ne consegue che una siffatta attività è sottoposta a regime di SCIA pertanto l'eventuale assenza di titolo non può legittimare un provvedimento di demolizione bensì una mera sanzione pecuniaria .. ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 03.06.2022 N. 7215

E' illegittimo il Decreto MIMS 11.11.2021 recante la "Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all'8 per cento , verificatesi nel primo semestre dell'anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi" nella parte in cui, in assenza di criteri univoci e nonostante la presenza di dati evidentemente irragionevoli e contraddittori trasmessi da Provveditorati, Unioncamere ed Istat, ha registrato scostamenti percentuali di gran lunga inferiori agli aumenti reali registrati sul mercato per 15 materiali...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 04.05.2022 N. 3488

L’elemento differenziale della c.d. “pergotenda”, rispetto a una normale tenda retrattile, è costituito non tanto dalla presenza di una struttura di supporto a sostegno del telo, la quale è invece in sé necessaria a mantenere in tensione ogni tenda esposta al vento, quanto piuttosto da una serie di profili rigidi (nella prassi c.d. “frangitratta”), distanziati loro di circa 50-100 centimetri, che fungono da rinforzo di resistenza strutturale della copertura per prevenire formazione di sacche d’acqua o al carico nevoso accidentale (altresì consentendone la chiusura “a pacchetto”, anziché a rullo), tanto da consentirne l’utilizzo a copertura di superfici notevolmente più ampie ...
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TAR PUGLIA - SENTENZA 15.04.2022 N. 513

In ambito di una procedura di gara (secondo il criterio dell miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell'art. 95, comma 2, D.Lgs. n. 50/2016), il giudizio formulato dalla commissione giudicatrice in ordine ai punteggi attribuiti alle offerte in seduta riservata, una volta esternato, è immodificabile. Può esser contestato, se ve ne siano i presupposti, con i consueti rimedi previsti dall’ordinamento, ossia per lo più a mezzo della proposizione di un ricorso giurisdizionale. Ma, non può ritenersi che esso sia nella disponibilità della commissione, tale da consentirle ad libitum la possibilità, in ogni tempo, di poterlo cambiare, frustrando in tal modo la stessa attendibilità del giudizio dato....
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TAR LAZIO - SENTENZA 25.03.2022 N. 3394

Sussiste in capo alla ditta partecipante ad una gara di appalto, il diritto di accedere alla documentazione tecnica di tutti i concorrenti ai sensi dell'art. 53 D.Lgs. n. 50/2016 che ha introdotto in tema di accesso nelle gare il principio della "conoscibilità progressiva" scansionata in base allo svolgimento della procedura selettiva, salve le esclusioni "senza tempo" riportate al comma 5, tra cui figurano quelle relative a segreti tecnici e commerciali a meno che non siano necessarie per la difesa in giudizio (comma 6). Dunque nel giudizio sull’accesso documentale difensivo nelle procedure di gara non occorre una specifica indagine in ordine alla sussistenza dei presupposti legittimanti l’accesso (a differenza di quanto avviene con riferimento a chi non vi ha partecipato).....
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TAR SARDEGNA - SENTENZA 24.02.2022 N. 133

Legittimamente la stazione appaltante esclude un concorrente da una procedura negoziata di emergenza (nella specie, l'affidamento del trasporto aereo di linea sulla rotta Cagliari-Roma Fiumicino e viceversa) sul presupposto che l'offerta sia priva del requisito tecnico della disponibilità di adeguata flotta di aeromobili tenuto conto che tale requisito, richiesto dalla lex specialis, va inteso quale requisito tecnico di partecipazione e non già di sola esecuzione del contratto, stante il carattere peculiare ed urgente della specifica procedura volta a rispettare l'impegno alla continuità del servizio aereo...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 28.10.2022 N. 9280

E' legittima un'aggiudicazione di un servizio pubblico disposta nonostante l'aggiudicatario in sede di autodichiarazione delle caratteristiche qualitative dei prodotti offerti, abbia omesso di allegare all’offerta la scheda tecnica specifica di ogni prodotto, ove tale allegazione non sia espressamente richiesta dal bando di gara a pena di esclusione. Infatti, in relazione a mere omissioni comprovanti la veridicità delle dichiarazioni effettuate dal concorrente, non può in radice predicarsi alcun automatismo espulsivo, risultando invece indispensabile una valutazione in concreto della stazione appaltante, che, in tale contesto, dovrà pertanto stabilire se l’informazione è effettivamente falsa o fuorviante, se inoltre la stessa era in grado di sviare le proprie valutazioni ed infine se il comportamento tenuto dall’operatore economico incida in senso negativo sulla sua integrità o affidabilità ...
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TAR LOMBARDIA - SENTENZA 04.10.2022 N. 2178

In una procedura di gara per l'affidamento del servizio energia, i criteri ambientali minimi, individuati nel Decreto C.A.M., rappresentano gli strumenti per il perseguimento degli obiettivi ambientali di cui al Piano di azione ex art. 34, comma 1, del D.Lgs. 50 del 2016, per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione e devono essere tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 04.08.2022 N. 6857

Gli effetti della pronuncia della Corte di Giustizia (sentenza C-402/18 del 27.11.2019) che ha ritenuto contraria alle direttive comunitarie la normativa nazionale che vietava il ribasso superiore al 20% da parte del suappaltatore rispetto ai prezzi praticati dall'appaltatore hanno efficacia immediata e diretta nell'ordinamento anche in riferimento ai rapporti giudirici sorti prima della pronuncia, poichè questa esplica i propri effetti ex tunc, cioè sin dall'entrata in vigore della norma oggetto del rinvio pregiudiziale ...
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TAR SICILIA (PALERMO) - SENTENZA 11.07.2022 N. 2269

E’ illegittima l’esclusione da una gara di appalto di lavori, ex art. 80, comma 4, prima parte, d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, per violazioni poste in essere dal concorrente interessato, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, ove tali violazioni siano state contestate in s.g. e il relativo giudizio sia ancora pendente. Infatti, un operatore economico è escluso dalla partecipazione ad una procedura d’appalto se ha commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti. ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 14.06.2022 N. 7826

Il criterio di distinzione tra subappalto in senso proprio e mero subaffidamento va individuato attraverso il carattere accessorio o meno delle prestazioni affidate al sub-contraente, in quanto l'applicazione della disciplina di cui all’art. 105 del Codice è esclusa soltanto per le prestazioni meramente strumentali e solo funzionalmente collegate con quelle oggetto del contratto (ma ad esso estranee), come tali qualificabili ai sensi del comma 2 del menzionato art. 105. Più in dettaglio, il subappalto è il contratto con cui l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di una parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto, mentre diversi dal subappalto sono i contratti che hanno ad oggetto quei beni e servizi dei quali l’impresa aggiudicataria necessita per poter, essa sola, eseguire la prestazione oggetto del contratto d’appalto....
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TAR EMILIA ROMAGNA - SENTENZA 23.05.2022 N. 143

Il pergolato è una struttura realizzata al fine di adornare e ombreggiare giardini o terrazze, costituita da un’impalcatura formata da montanti verticali ed elementi orizzontali che li connettono ad una altezza tale da consentire il passaggio delle persone. Di norma, quindi, il pergolato, come struttura aperta su tre lati e nella parte superiore, non richiede alcun titolo edilizio. Di contro, il pergolato stesso, quando sia coperto superiormente, anche in parte, con una struttura non facilmente amovibile, diventa una tettoia, ed è soggetto alla disciplina relativa ...
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TAR TOSCANA - SENTENZA 21.04.2022 N. 558

In tema di gare d'appalto, va confermato il principio generale per il quale i chiarimenti forniti in corso di procedura non possono modificare il contenuto del disciplinare di gara, ma tale regola generale non si applica se il chiarimento ha comportato una vera e propria rettifica del disciplinare per la correzione di un errore nel quale era incorsa la stazione appaltante nella sua redazione, con la conseguenza che il termine per l’impugnazione decorre dalla pubblicazione della rettifica nel sito della stazione appaltante...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 06.04.2022 N. 2561

E’ legittima l'esclusione da una gara di un concorrente per collegamento sostanziale tra imprese, che sia motivato sui presupposti: 1) del controllo societario per detenzione quote di maggioranza di altro concorrente; 2) della commistione di cariche dirigenziali tra le due società; 3) della presentazione coeva dell'offerta, nonchè di alcuni contenuti identici della stessa e dell'identità delle polizze fidiussorie ottenute dalla stessa banca e fliale, trattandosi di profili che, complessivamente considerati, possono concorrere all’apprezzamento seriamente indiziario della esistenza di un unico centro decisionale ex art. 80, comma 5, lett. m), d.lgs. n. 50 del 2016....
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 07.03.2022 N. 1617

In ambito di gare d'appalto, il divieto di confusione e commistione tra requisiti di ammissione e criteri di valutazione dell’offerta deve essere applicato secondo criteri di proporzionalità, ragionevolezza ed adeguatezza, non potendo negarsi la legittimità di criteri di valutazione volti a premiare caratteristiche organizzative o di esperienza dell’impresa in specie negli appalti di servizi, a maggior ragione quando i criteri premiali basati sull’esperienza non siano preponderanti nella determinazione complessiva del punteggio tecnico. Inoltre, l’art. 95 comma 6, del d.lgs. n. 50 del 2016, nell’elencare gli elementi che possono costituire criteri valutativi, non esclude il richiamo a caratteristiche proprie e soggettive dell’impresa, tra cui “l’organizzazione, le qualifiche e l’esperienza del personale effettivamente utilizzato nell’appalto, qualora la qualità del personale incaricato possa avere un’influenza significativa sul livello dell’esecuzione dell’appalto” (lett. e), come nel caso in esame (appalto di servizi di vigilanza e controllo degli accessi ai varchi pubblici del proto di Livorno...
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TAR LOMBARDIA - SENTENZA 07.02.2022 N. 277

E' fondata la domanda di risarcimento del danno derivante da mancata aggiudicazione qualora il provvedimento di aggiudicazione sia stato annullato in s.g. in quanto illegittimo, per avere la P.A. appaltante ingiustificatamente attribuito il punteggio massimo alla maggior parte delle voci dell’offerta tecnica presentata dall’aggiudicatario, nonostante le numerose ed evidenti carenze del progetto definitivo da questi presentato, rispetto al progetto preliminare posto a base di gara, e nel caso in cui la stessa stazione appaltante abbia sbrigativamente disatteso l’istanza di annullamento in autotutela del concorrente classificatosi al secondo posto, e provveduto a rimodulare il piano economico dell’intervento e ad approvare il progetto definitivo revisionato, confermando l’aggiudicazione e omesso di esplicitare le ragioni di fatto e di diritto per cui ha ritenuto di non dover procedere alla rivalutazione dell’offerta della società risultata aggiudicataria. In tal caso, infatti, sussiste, tra gli altri elementi dell’illecito, il nesso causale tra il comportamento della P.A. appaltante e la compromissione del bene della vita nei confronti del concorrente secondo in graduatoria, individuato nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione e di risanamento dell’opera pubblica appaltati...
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