Il potere della P.A. appaltante di non aggiudicare una gara è da ritenersi legittimo ove esercitato prima di adottare il provvedimento di aggiudicazione definitiva. Pertanto, nel caso in cui esista un giudicato che ha espressamente accertato il diritto all’aggiudicazione e il diritto al subentro nel contratto, si giustifica sul piano sistematico anche la preclusione (quale effetto del giudicato) all’esercizio del potere di non procedere all’aggiudicazione previsto dall’art. 95, comma 12, del codice dei contratti pubblici. Discende, ulteriormente, che in tal caso, la decisione di non aggiudicare (e conseguentemente di non disporre il subentro nel contratto) si pone in netta contrapposizione con i vincoli puntuali che scaturiscono dal giudicato. Né essa può trovare una idonea base normativa nell’art. 95, comma 12 cit., messo fuorigioco proprio dall’esistenza del giudicato e dei vincoli conformativi che gravano sull’amministrazione...
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