In tema di avvalimento di solidarietà finanziaria e di acclarata esperienza nel settore, c.d. “avvalimento di garanzia”, al fine di evitare il rischio che il prestito dei requisiti si risolva in un astratto e cartolare conferimento e quindi che l’impresa ausiliaria si trasformi in una semplice cartiera produttiva di schemi contrattuali privi di sostanza, è indispensabile che dalla dichiarazione dell’ausiliaria emerga con certezza ed in modo circostanziato l’impegno contrattuale a prestare e mettere a disposizione dell’ausiliata la complessiva solidità finanziaria e il patrimonio esperienziale della prima, in modo da assicurare una specifica affidabilità e un concreto supplemento di responsabilità.
Ne consegue che va ritenuto insufficiente un avvalimento di garanzia con il quale la impresa ausiliaria si limita a “mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dell’appalto”, così riproducendo semplicemente la locuzione contenuta nell’art. 49 d.lgs. n. 163 del 2006 ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 09.11.2017 N. 11151
In caso di aggiudicazione di una gara pubblica d'appalto bandita secondo il criterio del prezzo più basso, va ritenuta legittima la procedura anche laddove la commissione di gara sia stata nominata dopo il termine di scadenza per la presentazione delle offerte, posto che ai sensi dell'art. 77 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 50 del 2016) tale nomina va fatta prima di quel termine solo per le gare che prevedono il criterio di aggiudicazione secondo l'offerta economicamente più vantaggiosa ...
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 25.10.2017 N. 1527
Va esclusa da una gara d'appalto una ditta che, pur avendo concretamente considerato nella propria offerta gli oneri per la sicurezza specifici per la propria attività, non abbia indicato formalmente ed espressamente detta relativa voce, per violazione degli artt. 95, comma 10, e 83, comma 9, del nuovo Codice dei Contratti di cui al D.Lgs. n. 50 del 2016, senza possibilità di integrazione attraverso il meccanismo del soccorso istruttorio ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 24.10.2017 N. 4902
E’ legittimo l'affidamento disposto "in house" da una AUSL per un servizio pubblico, ove sussistano i presupposti di cui all’art. 12 della direttiva 2014/24/UE e dell’art. 5, comma 5, del D.Lgs. n. 50/2016, e pertanto sia accertato che la società affidataria è a capitale interamente pubblico, svolge la propria attività in parte prevalente per gli enti controllanti, ed infine è sottoposta al controllo analogo (nella forma del cd. controllo congiunto) da parte dei medesimi enti.
Verificata la sussistenza dei suddetti requisiti, la decisione dell'Amministrazione sfugge al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, visto che il ricorso all'affidamento "in house" ha perso ogni carattere di eccezionalità sia in ambito comunitario che nazionale ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 13.10.2017 N. 10345
Va esclusa da una procedura di gara d'appalto una concorrente - sotto forma di Associazione Temporanea d'imprese - che nella presentazione dell’offerta, per integrare i requisiti di capacità economica e finanziaria prescritti dalla lex specialis, ha fatto ricorso all’istituto dell’avvalimento di cui all’art. 89 del nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 50/2016) secondo il seguente schema: la mandante, ha "prestato" il proprio fatturato all’altra mandante ed a sua volta si è avvalsa dei requisiti di un soggetto terzo.
Un siffatto schema, infatti, ricade nel divieto di avvalimento “a cascata” di cui al comma 6 del citato 89, tendente ad evitare la circolazione meramente cartolare dei requisiti, con conseguente esclusione dell'intera compagine ...
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 02.10.2017 N. 4587
Anche in vicenza del nuovo Codice dei Contratti - D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. - deve riconfermarsi la legittimità di un'aggiudicazione di una gara d'appalto di servizi disposta in favore di un concorrente che abbia effettuato un ribasso che ha riguardato anche il costo del personale, qualora la lex specialis, e, in particolare, il bando di gara, non preveda alcun espresso divieto al riguardo.
Difatti ai sensi della normativa vigente, confermativa del precedente codice, non esiste alcuna disposizione che vieti un ribasso in sede d'offerta dei costi del personale, fermo restando il rispetto dei limiti tabellari ... ....
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 28.09.2017 N. 4545
Va accolta la domanda di accesso avanzata ai sensi dell'art. 22 l.n. 241/90 da un privato nei confronti dell'Agenzia delle Entrate e tendente ad ottenere l'ostensione della dichiarazione dei redditi di un terzo, nel caso in cui il richiedente abbia subito una condanna civile, non passata in giudicato, al pagamento di una somma verso il contribuente di cui chiede di conoscere il reddito, al fine dichiarato di potere argomentare in sede d'impugnazione l'istanza di inibitoria alla provvisoria esecuzione della condanna in ragione del proprio timore di poter riottenere dal medesimo terzo, la restituzione di quanto versato in caso di esito positivo del gravame.
Difatti non solo la dichiarazione dei redditi non rientra tra i documenti sottratti all'accesso, bensì anche la tutela alla riservatezza recedere al cospetto dell'esercizio di una difesa giudiziale alla cui piena esplicazione quel documento risulta necessario....
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 22.09.2017 N. 4438
Ai sensi dell'art. 60 del nuovo Codice dei Contratti - D.Lgs. n. 50/2016 - per gli appalti da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l'attribuzione del punteggio numerico su ciascuna parte dell'offerta oggetto di valutazione costituisce di per sè motivazione sufficiente se la griglia delle voci e sottovoci predisposta dalla stazione appaltante, con i relativi punteggi, risulti sufficientemente chiara ed analitica, e dunque idonea ad incasellare adeguatamente la valutazione della commissione all'interno di una forbice di punteggio, così da rendere comprensibile l’iter logico seguito nella valutazione ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 14.09.2017 N. 4337
L’art. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, che prescrive la distanza di dieci metri che deve sussistere tra edifici antistanti, ha carattere inderogabile posta a presidio delle esigenze collettive connesse alla tutela di igiene e di sicurezza, e pertanto è volta a perseguire un primario interesse pubblico e non già la tutela del diritto dominicale dei proprietari degli immobili confinanti, racchiusa invece nella disciplina del codice civile sulle distanze.
Va tuttavia specificato che la suddetta distanza minima va applicata ai “nuovi edifici”, cioè quelli “costruiti per la prima volta” mentre non si applica ai casi di ricostruzione, per i quali non avrebbe senso prescrivere distanze diverse rispetto a quelle che avevano prima della demolizione ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 04.09.2017 N. 9536
Va annullata l'esclusione da una gara comminata nei confronti di un concorrente che non abbia allegato all'offerta una copia fotostatica della carta d'identità del legale rappresentante della ditta, posto che la carenza in questione non integra una fattispecie idonea a determinare l'esclusione dalla procedura di selezione, potendo anzi essere emendata in sede di soccorso istruttorio...
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CONSIGLIO DI STATO - ORDINANZA 14.11.2017 N. 5249
Vanno rimesse alla Corte di giustizia U.E. le seguenti due questioni:
1) se gli artt. 21, 22 e 24 della direttiva 2005/36/CE impongano ad uno Stato membro, in cui vige l’obbligo di formazione a tempo pieno ed il correlato divieto di contemporanea iscrizione a due corsi di laurea, il riconoscimento automatico di titoli che siano invece conseguiti, nello Stato membro di provenienza, contemporaneamente o in periodi parzialmente sovrapponibili;
2) se, nel caso di risposta affermativa, l’art. 22, lett. a), e l’art. 21 della direttiva 2005/36/CE possano interpretarsi nel senso che all’Autorità dello Stato membro al quale è chiesto il riconoscimento sia comunque consentito verificare la condizione che la durata complessiva, il livello e la qualità di siffatta formazione non siano inferiori a quelli della formazione continua a tempo pieno. ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 07.11.2017 N. 11064
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 50 del 2016) ha introdotto all'art. 51 un principio di preferenza della suddivisione degli appalti in lotti funzionali (in base a categorie e o specializzazioni) al fine normativamente riconosciuto di favorire l'accesso alle microimprese, piccole e medie imprese.
Tale principio è derogabile solo in presenza di apposita motivazione che giustifichi la mancata suddivisione in lotti, con la conseguenza che va ritenuto illegittimo un bando con cui sia stata indetta, in unico lotto e senza motivazione, una gara per la gestione sia degli asili nido sia della refezione scolastica, perchè cosi si inibisce la partecipazione della maggior parte di imprese operanti in settori diversi da quello di gestione degli asili, stante la palese divergenza dei due servizi ...
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 24.10.2017 N. 4995
In caso di appalto di servizi ad alta densità di manodopera, ai sensi dell'art. 50 del nuovo Codice dei Contratti - D.Lgs. n. 50/2016 l'unico criterio di aggiudicazione ammesso è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ex art. 95, comma 3, del medesimo Codice.
L'illegittimità del bando di gara che, in una siffatta ipotesi, preveda invece il criterio di aggiudicazione la massimo ribasso, va fatta valere dal concorrente in sede giudiziaria senza dover attendere l'esito della gara, stante l'immediata lesività e l'interesse concreto al relativo annullamento del bando in parte qua ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 16.10.2017 N. 4787
In virtù dell'esercizio di potere discrezionale, insindacabile per ragioni costituzionali di separazione dei poteri, la Pubblica Amministrazione appaltante può decidere di non concludere la procedura di gara e non aggiudicare l'appalto ove ritenga non sussistenti ragioni di effettiva convenienza economica e tecnica delle offerte ricevute, ove tale facoltà sia stata già prevista nella lex specialis senza diritto dei concorrenti di vantare alcun diritto al riguardo, e nel caso in cui la stessa Amministrazione abbia verificato, con esito negativo, la possibilità di ottenere un miglioramento dell'offerta da parte della concorrente interessata, senza che possa nemmeno configurarsi una revoca dell'aggiudicazione posto che il procedimento è stato interrotto prima che tale atto sia venuto ad esistere ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 09.10.2017 N. 4670
In sede di giudizio di ottemperanza va riconosciuto che al proprietario di un immobile oggetto di provvedimento di acquisizione sanante (art. 42 bis D.P.R. n. 327/2001) spetta sia un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, quest’ultimo liquidabile nel 10% del valore venale del bene, sia il risarcimento del danno da mancato godimento del bene, che può indicarsi nel 5% del valore venale del bene per ciascun anno di occupazione, comprensivo di ogni accessorio. Al fine dell'individuazione del valore dell'immobile espropriato si deve tenere conto della destinazione urbanistica (comprensiva degli eventuali vincoli) vigente prima dell'adozione dell'atto di trasferimento della proprietà ...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 29.09.2017 N. 4546
Sono illegittime le raccomandazioni della Regione Veneto con le quali è stato sconsigliato ai medici operanti nelle strutture ospedaliere pubbliche l’utilizzo di alcuni farmaci oncologici, regolarmente autorizzati dall’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, rientranti tra i livelli essenziali di assistenza, e ciò al fine di evitare ingiustificate disparità di trattamento terapeutico tra i pazienti residenti nelle diverse Regioni, ed inoltre per non influenzare le scelte del medico nella prescrizione di un farmaco.
Le Regioni non possono limitare i livelli essenziali di assistenza, nemmeno attraverso la segnalazione ai medici circa l’utilizzo di alcuni farmaci rispetto ad altri, solo perchè valutati come meno convenienti nel rapporto costi/benefici. Tali livelli essenziali, infatti, devono restare uniformi sul territorio nazionale per la essenziale garanzia del diritto alla salute garantito dall'art. 32 Cost. ed in ossequio al principio di riparto di competenze Stato-Regioni ....
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TAR BASILICATA - SENTENZA 27.09.2017 N. 612
In base all'art. 95 del nuovo Codice dei Contratti - D.Lgs. n. 50/2016 - nel caso di appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, l'aggiudicazione della gara deve avvenire in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, deve avvenire esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, senza possibilità di applicazione del criterio del prezzo più basso, con consequenziale illegittimità degli atti di gara impostati su tale modalità di selezione...
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TAR LAZIO - SENTENZA 20.09.2017 N. 463
L’opera realizzata rispettando il permesso di costruire, ma in contrasto con la norma urbanistica, non può essere oggetto di sanzione amministrativa in quanto la concessione stessa funge da titolo legittimante e la licenza edilizia illegittima può essere solo oggetto di annullamento in autotutela e non di sanzione amministrativa, la quale riguarda opere edilizie eseguite senza concessione o in contrasto con la concessione.
Pertanto è illegittima l’ordinanza con cui il Comune, senza previamente annullare la licenza edilizia, ha emesso un'ordinanza di demolizione nei confronti del proprietario di un edificio, realizzato in conformità a detto titolo, sul presupposto della sopravvenuta rivalutazione di non conformità dell'intervento con le prescrizioni urbanistiche e paesaggistiche della zona ...
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 12.09.2017 N. 4348
E’ illegittima l'esclusione di due candidati da un esame pubblico (fattispecie relativa all'esame di avvocato) motivata con riferimento ad un caso di plagio, qualora la commissione abbia annullato le prove di entrambi, senza stabilire chi dei due, tra gli autori di due lavori pressoché identici, di cui, tuttavia, uno con molteplici errori, ortografici, grammaticali, lessicali e sintattici, e l’altro, invece, privo di errori analoghi e caratterizzato da un’esposizione compiuta e coerente, abbia svolto, in concreto, il ruolo di plagiante...
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TAR LAZIO - ORDINANZA 31.08.2017 N. 4478
Va sospesa l’efficacia degli atti di un'Università degli Studi istituitivi del numero chiuso per l’accesso al primo anno delle facoltà umanistiche (Filosofia, Lettere, Scienze dei beni Culturali, Scienze umane, dell’ambiente, del territorio e del paesaggio e Storia e Lingue e letterature straniere) posto che la normativa vigente, dettata dagli artt. 1 e 2 della l.n. 264/1999, non consente di prevedere il numero chiuso per corsi universitari diversi da quelli espressamente contemplati..
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