CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 14.09.2017 N. 4337

L’art. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, che prescrive la distanza di dieci metri che deve sussistere tra edifici antistanti, ha carattere inderogabile posta a presidio delle esigenze collettive connesse alla tutela di igiene e di sicurezza, e pertanto è volta a perseguire un primario interesse pubblico e non già la tutela del diritto dominicale dei proprietari degli immobili confinanti, racchiusa invece nella disciplina del codice civile sulle distanze. Va tuttavia specificato che la suddetta distanza minima va applicata ai “nuovi edifici”, cioè quelli “costruiti per la prima volta” mentre non si applica ai casi di ricostruzione, per i quali non avrebbe senso prescrivere distanze diverse rispetto a quelle che avevano prima della demolizione ...
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TAR LAZIO - SENTENZA 04.09.2017 N. 9536

Va annullata l'esclusione da una gara comminata nei confronti di un concorrente che non abbia allegato all'offerta una copia fotostatica della carta d'identità del legale rappresentante della ditta, posto che la carenza in questione non integra una fattispecie idonea a determinare l'esclusione dalla procedura di selezione, potendo anzi essere emendata in sede di soccorso istruttorio...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 31.08.2017 N. 4125

Il principio di rotazione delle imprese serve ad impedire la formazione di rendite di posizione in capo al gestore uscente, che inevitabilmente gode delle informazioni acquisite durante il pregresso affidamento, soprattutto nei mercati in cui il numero di agenti economici attivi non è ampio. Tale principio, di cui all'art. 36 del D.Lgs n. 50/2016, comporta che l’invito all’affidatario uscente vada inteso come del tutto eccezionale e come tale debba essere opportunamente ed adeguatamente motivato con richiamo, ad esempio, al numero ridotto di operatori, al grado di soddisfazione a conclusione del precedente rapporto contrattuale, oppure alle caratteristiche del mercato di riferimento. Ciò premesso, la stazione appaltante a fronte degli appalti di importi sotto soglia comunitaria, in virtù del ridetto principio si trova di fronte all'alternativa di non invitare il gestore uscente o di motivare approfonditamente le ragioni della sua inclusione nel nuovo invito, pena l'illegittimità della sua partecipazione e perfino della sua eventuale (nuova) aggiudicazione...
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TAR SICILIA - SENTENZA 23.08.2017 N. 2084

Va disposta l'esclusione da una gara di appalto del concorrente la cui offerta preveda una remunerazione del personale con costi inferiori in misura tra la metà e due terzi rispetto al trattamento economico riconosciuto al personale dal CCNL di riferimento. Trattasi in fatti di un caso idoneo ad integrare la violazione dell’art. 97 del D.Lgs. n. 50 del 2016, dato che, in relazione alla elevata incidenza del costo del personale nello svolgimento del servizio il cui affidamento è stato posto a gara (servizi di alloggiamenti, ristorazione e lisciviatura di militari impegnati nell'operazione strade sicure) , non è possibile evitare un giudizio di anomalia da formularsi in base ad una valutazione globale e sintetica dell’offerta....
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CONSIGLIO DI STATO - ORDINANZA 31.07.2017 N. 3805

Deve essere rimessa all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato la questione se l’interpretazione del principio di diritto enunciato dall'Adunanza Plenaria stessa, ove in un giudizio ne sia in discussione la “portata”, competa alla medesima Adunanza Plenaria, cui il giudice remittente, motu proprio o su istanza di parte, ove abbia perplessità, è tenuto a rimettere la questione, ovvero se tale interpretazione possa essere svolta dalla stessa Sezione cui è assegnato il ricorso, esulando tale fattispecie dall’obbligo di cui all’art. 99, co. 3, cpa....
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TAR SICILIA - SENTENZA 13.07.2017 N. 1842

La notifica telematica di un ricorso nei confronti di una pubblica amministrazione va obbligatoriamente effettuato all'indirizzo pec inserito nel registro tenuto dal Ministero della Giustizia, al quale tutti gli enti avrebbero dovuto comunicarlo entro il 30.11.2014. In mancanza di indicazione di un indirizzo pec su tale pubblico elenco, non è possibile sopperire utilizzando un altro indirizzo pec dell'amministrazione, pena l'inammissibilità del ricorso, ma è necessario procedere tramite le tradizionali modalità cartacee....
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 28.06.2017 N. 3172

Una tensostruttura realizzata sul terrazzo di un edificio residenziale, costituita da una pergola in metallo corredata da tenda in PVC con movimento elettrico, non configura né un aumento del volume e della superficie coperta, né la creazione o modificazione di un organismo edilizio. Al contempo, tale intervento non altera il prospetto o la sagoma dell’edificio cui è connessa, e non è idonea a modificare la destinazione d’uso degli spazi esterni interessati, essendo facilmente rimuovibile (anzi, retraibile) e priva di tamponature verticale. Una struttura del genere va qualificata come arredo esterno per il quale non serve alcun titolo abilitativo ai sensi dell’art. 6, comma 1, D.P.R. n. 380/01...
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TAR SICILIA - SENTENZA 16.06.2017 N. 1454

Vige nell'ordinamento l'istituto dell' esperimento di miglioria in caso di due o più offerte identiche, riferibile per qualsiasi tipologia di gara, sancito dall'art. 77 del R.D. 23 maggio 1924 n. 827. Correttamente dunque la stazione appaltante ha annullato in autotutela l'aggiudicazione provvisoria disposta a seguito di sorteggio tra due offerte classificati a pari punti, quando una delle due aveva dichiarato di voler procedere al miglioramento della propria offerta proprio in ossequio al suddetto principio, a nulla rilevando una mancata espressa previsione in tal senso della lex specialis, carenza colmabile attraverso il meccanismo di eterointegrazione della lex specialis previsto dall’art. 1339 c.c...
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TAR LAZIO - SENTENZA 24.05.2017 N. 6171

A tutela dei principi di trasparenza e parità di trattamento tra i candidati di una selezione pubblica, durante le prove orali deve essere garantito il libero ingresso al locale ove esse si tengono, a chiunque voglia assistervi, compresi i candidati già esaminati o in attesa di esame, atteso che ciascun candidato è titolare di un interesse qualificato a presenziare alle prove degli altri candidati, al fine di verificare di persona il corretto operare della commissione. E' illegittimo per contrasto con detti principi l’operato di una commissione di concorso che abbia ammesso alcuni candidati a sostenere una prova orale “da remoto”, attraverso l’uso della modalità comunicativa skype, senza che sia stato verbalizzato nulla circa la presenza di uditori estranei ai membri della commissione durante lo svolgimento del colloquio..
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 15.05.2017 N. 2598

E' legittima l'esclusione da una gara d'appalto disposta ai sensi dell’art. 80, comma 5, del nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. n. 50/2016), in quanto il concorrente in questione risulta aver falsamente dichiarato che il legale rappresentante non ha commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro ove, al contrario, sia risultata la esistenza di una sentenza penale di condanna a mesi 3 di reclusione per il reato di cui all’art. 590, commi 2 e 3 cod. pen. per gravi lesioni colpose. Una siffatta mendace dichiarazione, infatti, preclude l'esercizio di ogni potere discrezionale della stazione appaltante di valutare la gravità dell’infrazione accertata, ed inoltre impedisce in radice il ricorso al meccanismo riabilitativo (cosiddetto self cleaning) di cui al comma 7 dello stesso art. 80, data la condotta reticente della ditta interessata ..
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TAR CAMPANIA - SENTENZA 12.09.2017 N. 4348

E’ illegittima l'esclusione di due candidati da un esame pubblico (fattispecie relativa all'esame di avvocato) motivata con riferimento ad un caso di plagio, qualora la commissione abbia annullato le prove di entrambi, senza stabilire chi dei due, tra gli autori di due lavori pressoché identici, di cui, tuttavia, uno con molteplici errori, ortografici, grammaticali, lessicali e sintattici, e l’altro, invece, privo di errori analoghi e caratterizzato da un’esposizione compiuta e coerente, abbia svolto, in concreto, il ruolo di plagiante...
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TAR LAZIO - ORDINANZA 31.08.2017 N. 4478

Va sospesa l’efficacia degli atti di un'Università degli Studi istituitivi del numero chiuso per l’accesso al primo anno delle facoltà umanistiche (Filosofia, Lettere, Scienze dei beni Culturali, Scienze umane, dell’ambiente, del territorio e del paesaggio e Storia e Lingue e letterature straniere) posto che la normativa vigente, dettata dagli artt. 1 e 2 della l.n. 264/1999, non consente di prevedere il numero chiuso per corsi universitari diversi da quelli espressamente contemplati..
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TAR PUGLIA - SENTENZA 25.08.2017 N. 1423

Nell'ambito di un ricorso avverso il diniego di rilascio di un titolo edilizio, è ammissibile l'intervento - da qualificarsi "ad opponendum" - spiegato in nome e per conto proprio da parte di un dipendente del Comune il quale in qualità di tecnico istruttore e responsabile dell’ufficio tecnico ha emesso il provvedimento impugnato, ove l'interesse ad intervenire sia rappresentato dall’esclusivo fine e/o interesse, autonomo rispetto a quello dell'Amministrazione comunale resistente, di difendere il proprio provvedimento di diniego da eventuali riflessi in termini di ricadute patrimoniali (in caso di azioni di responsabilità) e professionali. Va infatti riconosciuta all'interveniente la legittimazione passiva supportata dall'interesse, ancorché di mero fatto, mediato e riflesso, al mantenimento della situazione giuridica creata dal provvedimento impugnato ....
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TAR LOMBARDIA - SENTENZA 23.08.2017 N. 1759

E' legittima l'aggiudicazione di una gara d'appalto disposta in favore di una società che, adempiendo all’obbligo previsto dal bando attraverso la compilazione del modulo di partecipazione online ed avente ad oggetto l'indicazione dei costi per la sicurezza, ha indicato, nella propria offerta economica, “costi aziendali interni relativi alla sicurezza” pari a euro 0,00 (zero), qualora l'appalto abbia ad oggetto un servizio di natura intellettuale (sviluppo e gestione sistemi informativi). Difatti anche in vigenza del nuovo codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) deve ritenersi confermato il principio già chiarito dalla precedente giurisprudenza per la quale l’indicazione di oneri interni per la sicurezza pari a zero in caso di appalto di servizio di ordine intellettuale non comporta di per sé l’esclusione della concorrente per motivi di ordine formale ed in particolare per violazione dell’art. 95, comma 10 del d.lgs. n. 18 aprile 2016 n. 50, dovendosi piuttosto valutare in concreto, ai fini dell’anomalia dell’offerta, se tale dichiarazione sia congrua....
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TAR LAZIO - SENTENZA 20.07.2017 N. 8819

In tema di obbligo di esposizione dei costi della sicurezza in sede di offerta, si rileva che prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 50/2016 mancava una norma che in maniera chiara ed univoca prescrivesse espressamente la doverosità di siffatta dichiarazione, pertanto - conformemente all'insegnamento dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 19/2016, deve ritenersi che per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti, qualora l’obbligo di indicazione dei costi di sicurezza aziendale non fosse specificatamente richiesto dalla lex specialis, ed a condizione che non sia in contestazione che dal punto di vista sostanziale l’offerta rispetti i costi minimi di sicurezza aziendale, l’esclusione del concorrente non può essere disposta se non dopo che il concorrente stesso sia stato invitato a regolarizzare l’offerta dalla stazione appaltante, nel doveroso esercizio dei poteri di soccorso istruttorio....
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TAR VENETO - SENTENZA 05.07.2017 N. 652

Non è prevista, tra le ragioni giustificative di proroga del permesso di costruire di cui all'art. 15 del D.P.R. n. 380/2001, la sopraggiunta difficoltà economica del titolare del titolo edilizio. Ne consegue l'illegittimità del provvedimento con il quale un Comune abbia concesso su tali motivazioni, una proroga di due anni al termine per dare inizio ai lavori...
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CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA 21.06.2017 N. 3058

In presenza di una pronuncia passata in giudicato che riconosceva il diritto alla sospensione del trattamento di alimentazione ed idratazione, il potere discrezionale della Pubblica Amministrazione (nella specie, Regione Lombardia quale apparato istituzionalmente deputato allo svolgimento del servizio sanitario nazionale) è riconducibile alla mera scelta organizzativa della struttura più idonea ove eseguire la prestazione sanitaria. Il rifiuto assoluto ad una siffatta prestazione costituisce lesione del diritto assoluto all'autodeterminazione terapeutica costituzionalmente garantito, la cui violazione è risarcibile in presenza degli elementi costitutivi della responsabilità extracontrattuale...
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TAR CALABRIA - SENTENZA 05.06.2017 N. 891

Qualora una P.A. debba assumere personale dipendente, mediante utilizzo di graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre Amministrazioni ed ancora valide, sussiste un obbligo di “interpello” di tutte le PP.AA. presso le quali vi sono graduatorie relative al profilo professionale di interesse, non ancora esaurite; l’Amministrazione procedente, infatti, una volta determinatasi ad effettuare assunzione tramite l’escussione di graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre Amministrazioni, è tenuta ad avviare una effettiva procedura, in relazione alla necessità di svolgere una ricognizione circa l’esistenza di valide graduatorie concorsuali, con l’ulteriore conseguenza che, in applicazione del principio generale “cronologico”, è tenuta a scorrere la graduatoria più risalente nel tempo...
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TAR CALABRIA - SENTENZA 22.05.2017 N. 817

In materia di annullamento in autotutela, anche dopo l'entrata in vigore della legge n. 124 del 2015, è rimasta confermata l'impostazione prettamente discrezionale dell’istituto, sicchè il provvedimento di annullamento deve essere basato su una approfondita valutazione comparativa degli interessi in conflitto, di modo che quando la posizione del privato si sia consolidata, l’esercizio del potere di autotutela non può giustificarsi con il mero interesse al ripristino della legalità, dovendo giustificare il perseguimento di uno specifico e ben delineato interesse pubblico concreto ed attuale all’annullamento. Per quanto riguarda gli atti adottati anteriormente all’attuale versione dell’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990, il termine dei 18 mesi decorre dalla data di entrata in vigore della nuova disposizione (introdotta con la legge 7 agosto 2015, n. 124), salva, comunque, l’operatività del termine ragionevole, già previsto dall’originaria versione dell’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990..
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TAR TOSCANA - ORDINANZA 11.05.2017 N. 667

Deve essere rimessa alla Corte Costituzionale, per contrasto con gli artt. 3, 11, 97, 117, comma 1, Cost., in relazione all’art. 1 del Protocollo addizionale n. 1 alla CEDU ed all’art. 6, paragrafo 3, del Trattato UE, e 117 comma 2 lett. m) Cost., la questione di legittimità dell’art. 19, comma 6 ter, l. 7 agosto 1990, n. 241, nella parte in cui, prevedendo che la tutela del terzo a fronte della SCIA da altri presentata debba essere esperita solo ed esclusivamente tramite lo strumento del silenzio-rifiuto di cui all’art. 31 c.p.a. rispetto alla mancata risposta dell’Amministrazione circa la sollecitazione delle verifiche amministrative avanzata dal terzo medesimo, omette di fissare il termine entro il quale il terzo può avanzare l’istanza di sollecitazione ..
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